La Street Art, divisa nei suoi due grandi rami dello «Yarn Bombing», che utilizza filati fatti a mano, prevalentemente uncinetto, e del graffitismo, nata in maniera spontanea nel tentativo di abbellire zone spesso in abbandono o di colorare
la freddezza cemetifica delle realtà architettoniche moderne, comincia a farsi notare ed apprezzare come Arte nella Parigi degli anni '90, grazie ad artisti quali Stak, André, Honet e tanti altri. in Italia il fenomeno si espande soprattutto a partire dal 2000, significativamente a Milano, Bologna e Roma.
Sono Sten & Lex, pionieri dello «stencil graffiti», attivi dal 2001 nella capitale a segnare la tecnica normografica. Sempre nella Capitale, nel 2010 nasce il MURo (Museo Urban Art di Roma), fondato da David Vecchiato, in Arte Diavù, caratterizzato, proprio come la Street Art, dall'essere
integrato nella realtà e nel tessuto sociale e dal «Site specific», ossia dall'essere creato anche per far relazionare gli artisti con la conformazione e la storia del luogo:interpretare lo spirito dei luoghi essere condiviso con i cittadini. A partire da «Roma Capitale» la Street Art è
integrata nella realtà culturale dell'Urbe ed è disponibile una mappa dedicata con percorsi in territori di 13 dei 15 Municipi, 150 strade e 330 opere di artisti stranieri, Clemens Behr, Herbert Baglione, MOMO, ed italiani Hitnes, Alice Pasquini, Sten Lex, Agostino Iacucci, Jerico. C'è ormai anche la mappa
Roma street art con percorsi in territori di ben 13 dei 15 Municipi, integrato nel progetto Roma capitale , 150 strade con 330 opere ed artisti Clemens Behr, Herbert Baglione, MOMO, e italiani Hitnes, Alice Pasquini, Sten Lex, Agostino Iacucci, Jerico. Proponiamo qui alcune delle opere di Riva Ostiense e del Gazometro.
francesco latteri scholten.
francesco latteri scholten.
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